La scacchiera
Gli anni dei contesti e dei palinsesti.
Siamo negli anni in cui l’architettura è stanca degli esiti della sperimentazione e comprende che la città non si può estendere all’infinito, che le risolse del pianeta sono limitate.
Da questi contesti gli architetti cominciano a guardare con un occhio più critico l’ambiente dove l’architettura deve nascere, “il contesto” diventa un Leitmotiv, in altre parole il punto dove si incontra il luogo come morfologia, il quadro sociale e il campo inteso come una rete mutevole.
Nel frattempo Roma, città di stratificazioni per eccellenza, è segnata dalla mostra “Roma interrotta”, da questa mostra dove participano 9 grandissimi architetti ne usciranno egli spunti e delle idee che avranno molto seguito pero a me preme parlarvi in particolare delle idee di Paolo Portoghesi che saranno molto importanti per la architettura che vi racconterò in seguito.
Paolo Portoghesi legge alcuni aspetti della Forma Urbis di Roma sulla falsariga del paesaggio tufaceo, nel suo progetto presenta una natura in conformazione di nuovo spazio urbano e di nuovi tessuti, la forza dello spazio cavo la presenza della sezione come motivo generatore, con un linguaggio a meta tra il ritorno al barocco e il futurismo .
Questi concetti saranno molto importanti in seguito per Alessandro Anselmi nel progetto del municipio e uffici di Rezé-le-Nantes del 1986.
Municipio e uffici di Rezé-le-Nantes, A.Anselmi, 1986.
Il progetto è frutto di un concorso del 1985, che prevedeva l’ipotesi di recupero dei vecchi manufatti edilizi, un complesso programma funzionale, il progetto urbano.
Il progetto di Anselmi recupera gli edifici esistenti, organizza abilmente le funzioni richieste ma soprattutto integra il progetto con le preesistenze attraverso il disegno del area, preesistenze sia di valore solletico come una chiesa gotica in prossimità del edificio ma sopratutto una preesistenza architettonica importante, l’Unité d’habitation.
ANALISI
Prima di inserire una mia analisi voglio prima mostrare un analisi in alzato del edificio presa dalla ricerca “Alessandro Anselmi Intuizioni sulla forma architettonica” di Alessandro Brunelli con coordinatore A. Saggio.
Dalla analisi si vede la costruzione delle pareti che delimitano lateralmente la spazio urbano e che creano una cornice per l’edificio di le Corbusier.
Mentre la mia analisi avviene più a livello planimetrica e fin da subito mi rendo conto che si può dividere lo spazio urbano per diversi tipi di passaggi in base ai diversi livelli del progetto e il collegamento che deve fare in rosso abbiamo il passaggio principale in continua pendenza mentre in giallo abbiamo i passaggi secondari quelli che collegano i diversi edifici e che mi danno il ritmo dei terra pieni.
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