sguardo critico

Robert Rauschenberg, “barge”

stratificazione

Per parlare di questa opera purtroppo devo iniziare esattamente come mi era stato chiesto di non farlo, infatti inizierò alla wikipedia.
Robert Rauschenberg, lavora e vive in un grandissimo loft al 809 di Broadway, in questo loft la televisione era sempre accesa e se il tempo lo permetteva la finestra era sempre aperta, in modo che le sue opere fossero un emanazione diretta della vita americana.
Dopo questa doverosa premessa possiamo parlare di questa opera forse la sua opera più grande, in questa opera si ha un unione di diversi stili artistici e di immagini diverse tra loro. in questo quadro si possono trovare rappresentati dalle foto di opere d’arte fino ad eventi sportivi, da voli spaziali ad foto del interno del suo studio, tutto unito da una stesura pittorica unica.
Questa opera fa pensare alla metafora del esistenza per il suo affiancamento incongruo o congruo.
Di certo non si può pensare che questa opera non è un riassunto della storia, cultura, degli Stati Uniti negli anni 60.
Infine fa riflettere anche sul tema della sovrapposizione, della stratificazione, delle diverse culture presenti in una città.

Maria Lai, "Legarsi alla montagna"

quotidianità

Legarsi alla montagna non è un opera ne una performasse pero sicuramente è un esempio di arte relazionale italiana.
Maria Lai propose di unire con un nastro le diverse case del paesino, con un nastro di 25 km che arriva fino alla cima della montagna.
Questa idea le venne da una legenda popolare del paesino che racconta di una bambina che si salvo da una frana riparandosi in una grotta seguendo un nastro blu nel area.
In questo nastro erano presenti dei simboli per rappresentare i rapporti tra le diverse persone, il loro legame, la loro unione.
Ma la cosa più avanguardista di questa opera secondo me è il fatto che la realizzazione fu delegata a delle persone estranea al mondo del arte, ai residenti che volevano collaborare in questa opera.
La parola che mi sento di scegliere per questa opera è quotidianità perché sicuramente con i vari simboli presenti nel lastro si riassume la vita quotidiana del paesino e le sue relazione.



Franklin Evans, “Perpetualstudio”

dinamismo



L’opera come dice il suo è la rappresentazione, un collage, dello studio di Franklin Evans.
Rappresenta il transitorio, la lenta evoluzione di un progetto che è vicino alla conclusione, che è proto per emergere ma che non è mai finito come un progetto di architettura che per una scadenza il progetto lo consideriamo finito ma la riflessione le idee dietro sono in continua evoluzione anche dopo la fine del progetto.




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