Intervista a MB+
Oggi abbiamo il piacere di presentarvi un'intervista con Chiara Bonanni e Guglielmo Malizia, titolari dello studio romano MB+.
Ci parlerà delle loro esperienze professionali, in particolar modo delle ultime esperienze nei progetti esecutivi riguardanti diverse stazioni ferroviarie per FS.
Vi presento brevemente gli ospiti Chiara Bonanni è una Ingegnere membro della Commissione Strutture dell’Ordine e Assistenza al Segretario Generale della Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e paesaggio di Roma.
Chiara è specializzata nella progettazione sismica dei luoghi di culto e restauro del patrimonio e della progettazione delle stazioni ferroviarie; infatti, tra i suoi ultimi lavori troviamo i progetti esecutivi per le stazioni AV di Vicenza Fiera, Verona Porta Vescovo e di Legnago.
Guglielmo Malizia è un architetto laureato alla sapienza con un dottorato di ricerca presso il Dipartimento di Architettura e Costruzione dell’Università Sapienza di Roma, relatore Prof. Dina Nencini.
Dei suoi inizi come architetto ce ne parlerà successivamente Guglielmo, mentre tra i suoi ultimi lavori oltre alle stazioni troviamo diverse scuole e chiese.
Fatte la presentazione procedo con la prima domanda.
Questa intervista verrà letta principalmente da futuri architetti, quindi come prima domanda mi piacerebbe chiedervi delle vostre esperienze lavorative passate e cosa consiglieresti ad un giovane neolaureato?
Guglielmo: per gli inizi io posso dirti le mie esperienze, come prima esperienza sono stato in uno studio di Parigi dove ho fatto uno stage post Erasmus, poi sono tornato a Roma ho fatto l’ultimo anno di esami e sono tornato a Parigi, dove ho trovato lavoro con un grande architetto, non so se lo conosci, Henri Ciriani.
Henri Ciriani ha fatto dei progetti bellissimi in Francia, in Olanda, in Perù, che lui è peruviano è arrivato in Francia negli anni 60, è un grande personaggio della cultura architettonica francese negli anni 70 prima del successo di Jean Nouvel erano sullo stesso piano poi è rimasto un po’ in disparte.
Riguardando i vostri ultimi incarichi mi sembra di aver capito che vi state occupando di progetti esecutivi riguardanti stazioni ferroviarie, in merito a questi ritenete che Fs riuscita a raggiungere gli obbiettivi dichiarati per il 2030-2050, che sono l’azzeramento delle emissioni entro il 2040 (carbon neutrality), aumento dello shift modale tra auto privata a mobilita condivisa, entro il 2030.
Chiara: Noi non siamo molto preparati sul tema della sostenibilità, noi arriviamo fino al definitivo e ci occupiamo principalmente degli spazi e dei materiali, e diciamo anche del concept degli esterni, quindi ci occupiamo della qualità degli ambienti, la parte tecnica è seguita da altri professionisti che sono strutturisti, impiantisti che si occupano di questo, quindi non penso di portevi dare una risposta tecnica pero da quello che vediamo è che c’è poco tempo per progettare e questo secondo me non è positivo per nessun tipo di settore, soprattutto se i progetti sono ambiziosi. Penso però che sia una delle più grandi realtà in Italia da quello che ho visto sia da punto di vista delle opportunità che offrono e dal modo di gestire i progetti che della qualità di persone che ci lavorano.
Tornado alla domanda per loro i tempi sono relativi perché riescono a fare in poco tante cose, penso che sia una società anzi una realtà credibile per questo quindi penso che probabilmente siano obbiettivi realizzabili vedendo la loro determinazione a raggiungere gli obbiettivi prefissati.
Come è progettare per Fs?
Chiara: come dicevo è sicuramente una grande realtà che lascia molte opportunità e per i tempi di lasciano poca flessibilità sulla riuscita delle cose, cioè se la consegna è un giorno quello deve essere, si fanno molte consegne intermedie e c’è un controllo maniacale sugli elaborati che vengono consegnati.
Questa domanda è una domanda che vi faccio per scopi privati riguarda più il mio progetto di sintesi, nel manuale dell’architetto cercando stazione viene menzionato, servizi tecnici o gestione scalo senza entrare approfondire cosa prevedono questi spazi e avendovi di fronte non posso non chiedervelo.
Guglielmo: non credo che sia lo Zevi il manuale adatto, perché ferrovie dello stato lei fornisce tutta una serie di manuali molto dettagliati molto pensati, su come va fatto tutte le cose; quindi, secondo me un manuale generico some lo Zevi non credo che possa essere utile. Chiara prossimo condividergli il portale no? Per farti un’idea e vedere come funziona il sistema costruttivo dei materiali e del resto.
Chiara: si si certo ti invio il link, ci sono tutte le normative divise per temi che noi abbiamo più o meno studiato, poi sono enormi cioè diciamo che se tu devi progettare i marciapiedi ti studi principalmente quella riguardante i marciapiedi è impossibile l’onniscienza, cioè sapere tutto.
Ora ti giro il link per la normativa di riferimento non è una specifica cioè i manuali e le normative sono tantissime però è questa alla quale fanno riferimento.
Vi ringrazio per il tempo che mi avete dedicata spero che anche per voi sia stato un buon momento e che ci sarà la possibilità di continuare la e di continuare a parlare di questi temi.
Ci parlerà delle loro esperienze professionali, in particolar modo delle ultime esperienze nei progetti esecutivi riguardanti diverse stazioni ferroviarie per FS.
Chiara è specializzata nella progettazione sismica dei luoghi di culto e restauro del patrimonio e della progettazione delle stazioni ferroviarie; infatti, tra i suoi ultimi lavori troviamo i progetti esecutivi per le stazioni AV di Vicenza Fiera, Verona Porta Vescovo e di Legnago.
Dei suoi inizi come architetto ce ne parlerà successivamente Guglielmo, mentre tra i suoi ultimi lavori oltre alle stazioni troviamo diverse scuole e chiese.
Guglielmo: per gli inizi io posso dirti le mie esperienze, come prima esperienza sono stato in uno studio di Parigi dove ho fatto uno stage post Erasmus, poi sono tornato a Roma ho fatto l’ultimo anno di esami e sono tornato a Parigi, dove ho trovato lavoro con un grande architetto, non so se lo conosci, Henri Ciriani.
Henri Ciriani ha fatto dei progetti bellissimi in Francia, in Olanda, in Perù, che lui è peruviano è arrivato in Francia negli anni 60, è un grande personaggio della cultura architettonica francese negli anni 70 prima del successo di Jean Nouvel erano sullo stesso piano poi è rimasto un po’ in disparte.
Chiara: Noi non siamo molto preparati sul tema della sostenibilità, noi arriviamo fino al definitivo e ci occupiamo principalmente degli spazi e dei materiali, e diciamo anche del concept degli esterni, quindi ci occupiamo della qualità degli ambienti, la parte tecnica è seguita da altri professionisti che sono strutturisti, impiantisti che si occupano di questo, quindi non penso di portevi dare una risposta tecnica pero da quello che vediamo è che c’è poco tempo per progettare e questo secondo me non è positivo per nessun tipo di settore, soprattutto se i progetti sono ambiziosi. Penso però che sia una delle più grandi realtà in Italia da quello che ho visto sia da punto di vista delle opportunità che offrono e dal modo di gestire i progetti che della qualità di persone che ci lavorano.
Tornado alla domanda per loro i tempi sono relativi perché riescono a fare in poco tante cose, penso che sia una società anzi una realtà credibile per questo quindi penso che probabilmente siano obbiettivi realizzabili vedendo la loro determinazione a raggiungere gli obbiettivi prefissati.
Chiara: come dicevo è sicuramente una grande realtà che lascia molte opportunità e per i tempi di lasciano poca flessibilità sulla riuscita delle cose, cioè se la consegna è un giorno quello deve essere, si fanno molte consegne intermedie e c’è un controllo maniacale sugli elaborati che vengono consegnati.
Guglielmo: non credo che sia lo Zevi il manuale adatto, perché ferrovie dello stato lei fornisce tutta una serie di manuali molto dettagliati molto pensati, su come va fatto tutte le cose; quindi, secondo me un manuale generico some lo Zevi non credo che possa essere utile. Chiara prossimo condividergli il portale no? Per farti un’idea e vedere come funziona il sistema costruttivo dei materiali e del resto.
Ora ti giro il link per la normativa di riferimento non è una specifica cioè i manuali e le normative sono tantissime però è questa alla quale fanno riferimento.
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